La chiesa del Carmine di Oristano e il rococò
L’altro giorno ho fatto un salto a Oristano e mi sono ritrovato davanti a un edificio religioso davvero singolare, la chiesa del Carmine. La sua particolarità è dovuta al fatto di essere il massimo esempio di rococò in Sardegna, motivo per cui la chiesa del Carmine di Oristano rappresenta un vero e proprio unicum nel panorama delle architetture religiose isolane.
Ho pensato di segnalarvela in modo tale che, se doveste capitare a Oristano, la possiate includere nel vostro itinerario. Prima di elencarvi cinque curiosità sulla chiesa del Carmine di Oristano mi sembra doveroso fare un piccolo ripassino sul rococò 🙂
Il rococò: cos’è, dove e come è nato?
Il rococò è uno stile architettonico, decorativo e ornamentale nato in Francia nella prima metà del XVIII secolo e rappresenta un’evoluzione del tardo barocco.
I suoi tratti caratterizzanti sono l’eleganza e l’opulenza delle forme, spesso espresse come ondulazioni articolare in riccioli e arabeschi floreali.
La parola rococò pare sia l’esito dell’unione di due termini: il rocaille (una tecnica di decorazione praticata per abbellire giardini e grotte con pietre, rocce e conchiglie) e il barocco.
A differenza del barocco, lo stile rococò risulta essere comunque meno pesante ed è stato successivamente sostituito dal neoclassico.
5 cose da sapere sulla chiesa del Carmine di Oristano
Ok, ora che abbiamo rispolverato due concetti basici sul rococò passo ad elencarvi le 5 cose da sapere sulla chiesa del Carmine di Oristano:
- La chiesa del Carmine, con l’annesso ex convento dei frati carmelitani che oggi ospita alcune facoltà universitarie, si trova in via del Carmine nel centro storico di Oristano, a pochi passi da Piazza Eleonora D’Arborea.
- Fu progettata dall’architetto regio piemontese Giuseppe Viana. I lavori di completamento furono ultimati nel 1785.
- La chiesa fu finanziata e donata ai frati da Don Damiano Nurra, marchese d’Arcais. Per questo motivo, sopra il portone è presente una lapide e lo stemma della sua casata nobiliare.
- La facciata è costruita in arenaria e impreziosita da lesene con capitelli ionici. L’interno, costituito da un’unica navata con cappelle laterali, è proprio quello che presenta la maggiore impronta rococò. Adiacente, si trova un campanile rivestito di bellissime maioliche colorate che risplendono al sole.
- I frati restarono nel convento fino al 1886. Successivamente, la struttura ospitò il comando dell’Arma dei carabinieri e di recente l’Università. All’interno si incontra ancora il pozzo al centro del chiostro sul quale si affacciano le celle dei frati dove oggi si tengono le lezioni.
Per approfondimenti:
http://amicomario.blogspot.com/2014/02/la-chiesa-del-carmine-piccolo-tempio.html