La mia Barcellona Modernista. Cosa vedere in un giorno
Barcellona è una metropoli eppure, nella sua articolata grandiosità, preserva un tratto umano, amichevole e famigliare.
Del fatto che si tratti di una città dal respiro internazionale te ne rendi conto quando, mentre saltelli da una piazza all’altra, ti imbatti in tutte le etnie del mondo.
Barcellona è una mezcla di colori, sapori, profumi e visioni cucite assieme da un’energia creativa che puoi respirare a pieni polmoni.
Tra me e Barcellona è stato amore a prima vista. Da quando l’ho incontrata tanti anni fa non ho mai smesso di amarla. Ne avevo già scritto qua
Ogni volta che ci torno avverto sempre quella sensazione che si prova quando si rientra a casa dopo un lungo viaggio.
Barcellona ha tante facce. Ha il volto del Barrio Gotico, per esempio, oppure quello delle Ramblas, dell’Eixample (si pronuncia eisciample) o della Barceloneta. Solo per citarne alcune.
A Barcellona ci puoi arrivare principalmente attraverso 2 aeroporti, quello di El Prat e quello di Girona. Io, venendo da Cagliari, sono atterrato in quest’ultimo da cui ho preso un bus che in 75 minuti mi ha catapultato alla Estaciò del Nord per la modica cifra, si fa per dire, di 25 euro ida y vuelta.
Vabbè neanche poi tanto, in fin dei conti, se pensi che Barcellona è una fucina di bellezza e le cose da vedere sono tante, troppe per chi ha poco tempo. Una cernita ragionata è dunque necessaria.
Per questo ti consiglio di prepararti degli itinerari da casa, prima della partenza. Io lo faccio sempre.
Anche se, ad essere sinceri, io sono un po’ pazzerello e in viaggio mi trasformo in una macchina da guerra. Prima di muovermi pianifico tutto nei minimi dettagli, so a che ora entrerò in un posto e a che ora ne uscirò, quanto tempo dovrò impiegare a piedi per raggiungere i vari punti di interesse, ecc.
Se un giorno vorrai fare un viaggio insieme a me preparati a marciare a ritmo serrato 😆
Quando vado da qualche parte cerco sempre di fare un piccolo sopralluogo dalla notte prima, in modo da ottimizzare tutti gli spostamenti.
Anche in questo caso ho mantenuto la tradizione.
Il mio itinerario di un giorno alla scoperta della Barcellona Modernista
Battute a parte, quando esploro il territorio mi lascio sempre un po’ di margine (ma giusto un po’, sia chiaro) per eventuali scorci da immortalare in cui, al novantanovevirgolanovantanovepercento, prevedo di imbattermi durante il percorso o semplicemente per un caffè energizzante.
Fondamentale per risparmiare tempo e denaro è anche prenotare online le visite nei musei.
Ma allora cosa vedere a Barcellona in un giorno?
Ti propongo il mio tour personalizzato, quello che ho compiuto il secondo giorno in città.
Un tour alla scoperta delle architetture moderniste a partire da quelle presenti in una delle principali vie, il Passeig de Gràcia, che conduce al bel quartiere di Gràcia. Una volta lì è possibile raggiungere a piedi il Recinte modernista di Sant Pau e la Santa Creu e la vicina Sagrada Familia. Infine, dando sfogo alle ultime energie, potrai concludere il giro raggiungendo il parco della Ciutadella.
Ecco in questa mappa il mio percorso. L’ho realizzato con Google my maps ma rende abbastanza l’idea.
Un tragitto che, se lo fai seguendo i miei ritmi, lo inizi alle 9 del mattino e lo porti a termine alle 7 di sera. È una sfacchinata da fare tutta a piedi, si mangia rigorosamente #ontheroad e si fotografa fino all’esaurimento. Ma ti assicuro che ne vale la pena. E allora, come on. Vamonos en Plaza de Catalunya, dove ci sono le fontane che di notte si colorano a suon di musica e imbocchiamo immediatamente il Passeig de Gràcia.
N.b. In questo primo articolo ti descriverò le prime due tappe del mio itinierario di un giorno alla scoperta della Barcellona Modernista mentre le altre due, quella che tocca Casa Vicens e quella che va dal recinte modernista al pac de la ciutadella te le racconto in due articoli distinti.
Prima Tappa della Barcellona Modernista: Passeig de Gràcia e la Manzana de la discordia
La prima tappa dell’itinerario di un giorno alla scoperta della Barcellona Modernista inizia da Passeig de Gràcia, nel cuore del quartiere Eixample, che per la cronaca significa “ampliamento”. È una zona della città tutto sommato nuova, progettata a metà del 1800, ed è tra le più tranquille e cool di Barcellona.
Qua si trovano le grandi firme della moda internazionale, hotel di lusso e locali piuttosto carucci.
L’Eixample è un quartiere vivo, dinamico, elegante e raffinato.
Passeig de Gràcia lo attraversa e proprio su Passeig de Gràcia si affaccia il complesso architettonico de La Manzana de la Discordia, la mela della discordia, costituito da tre delle case più belle e particolari del mondo: Casa Amatller fatta progettare tra il 1898 e il 1900 dal cioccolataio Amatller all’architetto Josep Puig i Cadafalch, Casa Battló progettata da Gaudí e Casa Lleó Morera progetttata da Luis Domenech i Montaner.
Di queste tre io ho visitato Casa Battlò, stupenda, mentre le altre due le ho viste solo dall’esterno. E’ stato comunque un bello spettacolo 😆
Intanto posso dire di avere una bella scusa per tornare a Barcellona? 😛 Però guarda questo mio brevissimo collage e scrivimi se ti piace.
Il biglietto per Casa Battlò l’ho acquistato online (costa di meno e ti evita ulteriori file) pagandolo 24,50 euro. Lo trovi sul sito visitare.barcelona e non sul sito ufficiale di Casa Battlò dove il ticket online, stranamente, costa quasi 30,00 euro. Non chiedermi il perché di questa differenza ma ho notato che in Spagna meccanismi simili sono abbastanza frequenti, bisogna solo saper cercare l’offerta migliore.
Casa Amattler col suo tetto a gradini è fantastica, unica, forse messa un po’ in ombra dalla presenza ingombrante di Casa Battlò, ma tant’è.
Procedendo più avanti su Passeig dei Gràcia, sul lato opposto della strada, si trova un’altra opera spettacolare di Gaudì, Casa Milà, detta La Pedrera.
Su questo soprannome ci sono varie ipotesi, ti invito a scoprirle in rete, dove sono presenti numerose versioni. La Pedrera l’ho visitata qualche anno fa per cui a sto giro l’ho saltata ma merita senza ombra di dubbio, anche se io preferisco comunque Casa Battlò.
Passeig de Gràcia è davvero un’esplosione di bellezze architettoniche, c’è solo l’imbarazzo della scelta e non potrai fare altro che perderti col naso all’insù.
Tutto il quartiere dell’Exaimple è particolare e segue una forma molto regolare.
È costituito da moduli edilizi che si ripetono l’uno accanto all’altro. Visti dall’alto sono davvero suggestivi anche perchè nel complesso formano un trapezio allungato.
Seconda Tappa della Barcellona Modernista: Da Passeig de Gràcia a Gràcia
Da Passeig de Gràcia si arriva in maniera agevole al quartiere Gracia che negli anni passati è stato oggetto di una riqualificazione puntuale, una vera e propria operazione di rammendo realizzata piazzetta per piazzetta.
Anche qui gli scorci incantevoli si sprecano, che te lo dico a fa’ 🙂
Strada facendo mi sono imbattuto in un caffè troppo troppo carino, si chiama Taca de Cafè. Perchè ti dovresti fermare qui? Innanzitutto perché è un bel posto. Poi, al Taca hanno il caffè Illy, dunque si va sul sicuro. Terza cosa il ragazzo mi ha fatto un capuccino che in molti bar italiani se lo sognano. Last but not least hanno delle paste ripiene alla crema che sono la fine del mondo.
Bene per ora il mio racconto finisce qui e non ti voglio sovraccaricare ma sappi che nel prossimo articolo ti scriverò delle tappe successive, Casa Vicens e il Recinte Modernista. Al prossimo jump 😆