A Luogosanto per scoprire una Gallura insolita fatta di rocce, vento e tanta storia
Se dico Gallura scommetto che le prime cose che vi vengono in mente sono le spiagge bianchissime, il mare cristallino e, azzardo, Porto Cervo.
Eppure, parlando di Gallura, non si può prescindere dal considerare i suoi magnifici paesaggi granitici che, nel corso dei secoli, sono stati scolpiti dalla mano del vento. Quel vento che ancora soffia con una forza prorompente nei cosiddetti “giorni di maestrale”, trasportando con sé i profumi del mirto, dell’elicriso e del lentisco, disperdendoli lungo le vallate coltivate a vite. È qui infatti che, arricchito da quelle fragranze, si produce il Vermentino, un vino sempre più apprezzato in tutto il mondo.
Con questo articolo vi voglio accompagnare alla scoperta di una Gallura insolita, fatta di caratteristiche architetture rurali, antica e profonda religiosità e tanto tanto verde. Una Gallura non succedanea ma perfettamente complementare a quella balneare e blasonata della Costa Smeralda che, giocoforza, è maggiormente conosciuta. And so come on! Next stop Luogosanto 😆

Luogosanto
Luogosanto uno scrigno di risorse da scoprire
L’incredibile e a tratti spiazzante alternanza di dolci colline e aspre montagne, puntellate dagli Stazzi – tipiche strutture agricole a conduzione famigliare che sempre più frequentemente si stanno convertendo al turismo in maniera sostenibile e multifunzionale – si manifesta con un’esplosione di cromie che passano dal grigio chiaro della pietra, al verde scuro delle piante e delle erbe spontanee fino alle tante sfumature di blu che colorano il cielo attraversato da grandi nuvoloni bianchi.

Luogosanto. Alberi piegati e rocce

I panorami della Gallura
Non serve essere esperti di turismo per cogliere la naturale vocazione della Gallura, una sub-regione della Sardegna che si presta decisamente per una fruizione a tutto tondo delle sue risorse. Qui è possibile praticare diverse forme di turismo attivo, dal trekking, al biking, all’escursionismo, senza tuttavia trascurare l’aspetto enogastronomico, culturale e financo religioso.
Proprio quest’ultima declinazione mi fornisce lo spunto per parlarvi di uno dei luoghi simbolo della religiosità in Sardegna: Luogosanto.
Posto a 320 metri s.l.m., Luogosanto è un grazioso comune di circa 1.800 abitanti che sorge alle pendici del Monte Juanni, a pochi chilometri da Arzachena e a soli tre quarti d’ora da Olbia. Le magnifiche spiagge della costa settentrionale e l’arcipelago della Maddalena sono praticamente dietro l’angolo ma io oggi non voglio tediarvi col mare.

Luogosanto
Ho visitato questo bel borgo alcuni giorni fa insieme a un gruppo di studenti del corso di laurea in Economia e Management del Turismo di Olbia. Ad accompagnarci Telemaco Murgia, della Mediterranea Adventure, Ogliastrino di nascita e Gallurese d’adozione, un Cicerone di tutto rispetto che più che una guida si è rivelato un vero e proprio interprete del paesaggio.
L’appuntamento è fissato per le 10 del mattino nelle campagne del paese, in un punto da cui intraprendiamo la lunga scalinata immersa nel verde che conduce ai resti del castello medievale di Balaiana e alla chiesetta di San Leonardo (una delle 22 presenti nel salto comunale). La giornata è decisamente fredda e il vento ci prende a schiaffoni. Per terra si scorgono ancora le tracce di una pioggia recente e anche il cielo minaccia brutto ma noi non demordiamo.

Luogosanto. Chiesa di San Leonardo

Luogosanto. Salita per Balaiana
L’irto tragitto è l’occasione per riscaldarci a suon di passi e per conoscere alcune specie vegetali che costeggiano il percorso. Grazie a Telemaco ne apprendiamo le preziose proprietà e utilizzi. È il caso per esempio dell’euforbia, che in passato veniva adoperata per stordire i pesci, o del lentisco da cui, con gran fatica, si estraeva un olio (il cosiddetto olio dei poveri) che oggi è richiestissimo dal mercato.
Il castello di Balaiana e la chiesa di San Leonardo
Una volta giunti in cima al monte, lo spettacolo che ci si schiude di fronte è di una bellezza indescrivibile. Quanto abbia influito il gioco di luci di una giornata non proprio soleggiata non ci è dato sapere una cosa è certa: il panorama visto da lassù vale tutta la fatica fatta per arrivarci.

Luogosanto. I panorami della Gallura
A dominare su quello scenario fiabesco i resti del castello medievale di Balaiana – che presumibilmente prende il nome dagli antichi abitanti della zona, i Balari – fatto costruire dai Giudici di Gallura con funzione probabile di residenza estiva.

Castello di Balaiana
A pochi passi dal rudere (che si presta per fare bellissimi scatti) la chiesetta di San Leonardo che in origine costituiva la cappella del castello. Risalente al XII secolo la chiesa, interamente in pietra e con navata unica a botte, si erge su un affioramento granitico e rappresenta una delle più piccole strutture romaniche della Sardegna. Come tutte le chiese campestri della Gallura è sempre aperta. Sta al buonsenso dei visitatori accostare la porta prima di lasciare il posto!
Apprendiamo (ma non ci stupiamo affatto) che queste strutture, immerse nel silenzio dei boschi e delle montagne, sono sempre più richieste dai wedding planner e da coppie di sposi stranieri per la celebrazione delle loro nozze.
In effetti, quale posto più romantico di una chiesetta di montagna, lontana dalla frenesia del mondo contemporaneo?

Chiesa di San Leonardo

Chiesa di San Leonardo
L’eremo di San Trano e San Nicolò
Una volta ultimata la visita al castello e alla chiesetta di San Leonardo ci dirigiamo in un altro posto di grande suggestione e ugualmente richiestissimo per matrimoni e cerimonie speciali. Sto parlando dell’Eremo di San Trano e San Nicolò.
Vi ho già accennato prima al fatto che Luogosanto è ricchissimo di chiese e luoghi di culto. D’altronde, se così non fosse, non si chiamerebbe in quel modo, non trovate? Locusantu (come viene chiamato in gallurese) è da sempre stato al centro del potere politico e religioso dell’intera Gallura. Fin dall’epoca precristiana il suo territorio era sede di culti pagani, come testimonia la “Capanna delle riunioni” risalente all’epoca del Bronzo finale che purtroppo non ho fatto in tempo a visitare, ragion per cui ci devo assolutamente tornare!
Lo stesso centro abitato si ritiene sia stato fondato nel medioevo dai Frati Francescani i quali costruirono il convento che oggi ospita il museo diocesano dove, tramite diversi apparati multimediali, è possibile esplorare in modo originale le vicende storico-religiose dell’area.

Eremo di San Trano

Eremo di San Trano
Furono sempre i Francescani a far costruire nel 1227 l’eremo in onore ai santi Trano e Nicolò, nelle campagne vicine al paese. La leggenda narra che la Madonna apparve in sogno a due frati per indicargli il punto esatto in cui si travavano le spoglie dei martiri. Così la chiesa oggi sorge proprio in quel sito, inglobando al suo interno la grotta che conservava i resti di San Trano e San Nicolò.
Tutto intorno alla struttura si possono ammirare gli alberelli piegati dal vento, le rocce che assumono forme zoomorfe e respirare l’atmosfera di un luogo sospeso nel tempo.

Eremo di San Trano
La Basilica minore della Regina di Gallura
Un’altra struttura religiosa di grande rilevanza è quella che si trova al centro del paese: la bellissima Basilica intitolata a Maria Bambina, fatta erigere anch’essa dai Francescani nel XIII secolo proprio nel punto in cui la Madonna sarebbe apparsa ai due frati. Il rango di Basilica minore risale al 1227 con i riconoscimento ufficiale di Papa Onofrio III. Qualche secolo più tardi la Basilica ricevette l’ulteriore privilegio di accogliere la Porta Santa che ogni sette anni viene aperta per un anno intero.

Luogosanto Basilica

Luogosanto. Porta Santa
Dopo aver visitato il centro storico di Luogosanto, ricco di architetture granitiche davvero caratteristiche e abbellito dall’installazione artistica dei fiori in ceramica realizzati dai bambini del paese e che ricoprono un intero muro nella piazza principale, ci siamo diretti alla scoperta degli Stazzi. Di quest’avventura però ve ne parlerò a breve in un altro articolo. Per ora, vi lascio con alcune curiosità e qualche foto. Al prossimo jump 🙂
Curiosità:
- Secondo alcuni, i Santi Trano e Nicolò non sarebbero altro che l’esito della “deformazione” del culto di San Nicola da Trani.
- All’interno della Basilica è custodita una statua lignea settecentesca della Madonna che, secondo la leggenda, fu ritrovata in una spiaggia di Arzachena.
- La Madonna di Luogosanto è stata incoronata Regina della Gallura.
Per escursioni e visite sul territorio, informazioni e tanto altro ancora contattare:
Telemaco Murgia – Mediterranea Adventure

Luogosanto

Interno della Basilica della Regina di Gallura

Maria Bambina

Interno della Basilica della Regina di Gallura

Luogosanto. Le ceramiche

Eremo di San Trano

Telemaco Murgia al punto di ritrovo
Sitografia consultata:
http://www.lamiasardegna.it/files/luogosanto.htm
http://www.insidegallura.it/
http://www.sardegnaturismo.it/it/punto-di-interesse/luogosanto
www.visitgallura.net