From Instagram to Romanzesu! Racconto spensierato di un instameet nel cuore dalla Sardegna
Prendi un folto e appassionato gruppo di Instagrammers armati fino ai denti di smartphone, reflex e canon di ogni genere, raggruppali insieme in una ventosa e soleggiata domenica di primavera e dirigiti con loro alla volta di Romanzesu, antichissimo santuario nuragico del centro Sardegna!
È dall’alchimia di questi elementi che scaturisce il successo del #wwim13sardegna, un instameet compiuto in uno dei più suggestivi luoghi del culto delle acque del Mediterraneo, organizzata dalla community di @igers_sardegna, a cui hanno partecipato anche gli amici di @genteinviaggio e di @arkeosardinia.

Santuario nuragico di Romanzesu
La mattina presto, alle 8:30, ci facciamo trovare tutti, ad eccezione dei ritardatari che non possono MAI mancare, al luogo dell’appuntamento e partiamo da Sassari verso il cuore pulsante dell’Isola, fatto di bellissimi paesaggi, profondi silenziosi, vento e di una cultura densa di fascino e mistero. La nostra destinazione è Romanzesu, a pochi km da Bitti, paese arroccato tanto alla sua montagna quanto alle sue tradizioni, e la raggiungiamo in poco più di un’ora.

Romanzesu

Santuario nuragico di Romanzesu
Welcome to Romanzesu
Immerso in un incantevole scenario naturale disegnato da sughere, quercette e rocce basaltiche, Romanzesu è facilmente raggiungibile tramite un’agevole stradina comunale.
Appena scendiamo dalle macchine, ad accoglierci troviamo il maestrale con le sue fresche sferzate, quasi come a volerci dare il benvenuto a suon di pacche sulla spalla! In poco meno di un secondo rispondiamo prontamente a quel saluto, in un tripudio di TITTIAAA, come si dice da queste parti quando fa freddo 😀

Inizia la visita guidata accompagnati dai ragazzi della coop. Istelai
A riscaldare l’ambiente, con i loro racconti e le illuminanti spiegazioni, ci pensano i ragazzi della cooperativa @Istelai che ci accompagnano in giro per il sito e ci spiegano i tanti particolari di questa magica località, un tempo punto di richiamo per tutte le popolazioni preistoriche dell’area.
Le tante sfumature di Romanzesu
Romanzesu, dal punto di vista cromatico, sembra facile da memorizzare. Ha, infatti, solo quattro colori: il verde degli alberi e dell’erba, il blu del cielo, il marrone della terra e il grigio delle pietre.

Antiche costruzioni a Romanzesu
Sono le sfumature, con quei giochi di luci e ombre, a volersi prendere gioco dello sguardo e della mente. Nonostante il complesso nuragico si estenda su oltre sette ettari di terreno, è tuttavia impossibile perdersi per via della sentieristica ben tracciata e per una sorta di energia invisibile ma percettibile che catalizza l’attenzione verso le antiche strutture superstiti del sito.

Romanzesu
L’antico santuario delle acque
Romanzesu è un santuario datato all’età del Bronzo e si compone di un centinaio di capanne, del bellissimo pozzo sacro con struttura a tholos, di alcuni templi a “megaron” e di un impressionante anfiteatro con diverse file di gradinate sovrapposte!
Mentre facciamo il giro di queste preistoriche costruzioni, la guida ci spiega la ragione di tanta magnificenza: il culto ancestrale delle acque!

Anfiteatro di Romanzesu

Anfiteatro di Romanzesu
L’elemento naturale dell’acqua, simbolo, veicolo e custode della vita, da sempre venerato in tutto il mondo e ancora oggi alla base di numerosi riti religiosi induisti, cristiani e musulmani, in questa zona era associato a proprietà magico-terapeutiche.
Questa la spiegazione possibile che si deduce dalla struttura dell’anfiteatro che conduce al pozzo sacro sotterraneo, raggiungibile dopo aver sceso alcuni gradini, la cui funzione si presume fosse quella di raccogliere le masse che si recavano a Romanzesu per purificarsi, curare i propri disturbi fisici e psichici o semplicemente per ringraziare.
Mentre cerchiamo di immortalare questo tempio arcaico da tutte le angolazioni, non possiamo non lavorare di fantasia e immaginare che quella superficie una volta doveva essere colma d’acqua purificatrice e che al nostro posto, proprio in quel punto, i nostri antenati si immergevano per guarire i loro mali.

Pozzo sacro di Romanzesu

Dentro il pozzo sacro
Democrazia 0.0 e spirito nuragico di aggregazione
Un particolare che mi ha colpito parecchio è stato come, dalla costruzione delle capanne e in particolare dalla disposizione dei sedili in pietra, non emergano rapporti di dominanza-sudditanza tra persone appartenenti a uno stesso clan. Una sorta di democrazia 0.0 o ante zero, se vogliamo.
Tutti andavano a Romanzesu per curare i mali del corpo e dell’anima e tutti erano uguali davanti alla sacralità dell’acqua, fonte di vita e democrazia.

Democracy 2.0 versus Democracy 0.0

Ph. @roby_61 Instameet compiuto – Instagrammers a Romanzesu
Ancora una volta i nostri ascendenti riescono a stupirci insegnandoci i rudimenti di una coesione e di uno spirito civico che oggi non riusciamo a raggiungere neanche in maniera coercitiva.
Diciamo che anche per questo, ispirandoci a loro, noi igers, per un giorno esponenti del nuovo primitivismo 2.0, grazie a Instagram abbiamo cercato di reinterpretare tali antiche connessioni sfruttando le nuove tecnologie e condividendo i contenuti col resto del mondo. 😀
Dopo aver visitato il sito e aver pranzato a Romanzesu siamo ripartiti con l’augurio di tornarci ancora perché se è vero che noi lo abbiamo invaso digitalmente anche lui ha invaso noi, riempiendoci di cultura e suggestioni!
Al prossimo jump 😀
P.S. Se cliccate qui potete ammirare tutte le foto dell’instameet!

Dentro il pozzo sacro

Romanzesu

Igers in azione