Il rapporto tra cibo e tradizione: 4 chiacchiere con Robadanatti
1) Allora Natti rompiamo il ghiaccio: tre aggettivi per descriverti. Dopo parliamo di Robadanatti
Mmm solo tre? Dai, perdonami se barerò aggiungendone qualcuno in più sotto forma di parola composta 😀 Dunque potrei dire di essere:
- Artigiana-Creativa perchè alla continua ricerca di soluzioni. Amo inventare ricette, ricicli e accrocchi contro la noia e la banalità delle cose ovvie. Mi piace cucire, cucinare, fotografare, lavorare all’uncinetto, scrivere e fare giardinaggio. A volte anche tutto contemporaneamente, ahahah, questo non lo scrivere sennò mi prendono per pazza 🙄
- Aliena-Visionaria perchè credo che l’umanità abbia qualcosa di spiritualmente elevato al di là delle religioni e delle filosofie. Il mondo ha bisogno di credere nella bellezza, di SpuntiDiVista, di cose e persone senza troppi schemi di partito e/o di religione. E di pensiero laterale, aggiungo, per rimediare ai guasti prodotti in questo secolo caratterizzato da audaci prepotenze esiti di un moderno consumismo.
- Incasinata è forse l’aggettivo che mi rappresenta di più. D’altronde sfido chiunque a non incasinarsi nel fare contemporaneamente un lavoro d’ufficio, la mamma e la blogger 😀 Non sto cercando alibi, giuro 😆
2) Un ricordo di quando eri bambina legato alla cucina
3) Un piatto della tradizione che ami particolarmente
4) Su Robadanatti pubblichi foto molto belle. Ti potresti definire una food photographer?
5) Il buon cibo, se anche bello, attira di più? Quanto conta oggi l’aspetto estetico? Non rischia di offuscare altre qualità (nutrizionali, di gusto, ecc.) o, al contrario, le mette in risalto?
6) Come va con ImpastiUrbani? Le persone sono consapevoli di ciò che mangiano?
7) Vedi l’enogastronomia come un potenziale attrattivo per la Sardegna?
8) Come le piccole comunità potrebbero sfruttare questo patrimonio?
9) Ti capita di essere invitata da alberghi o ristoranti per fare dimostrazioni su come si producono determinati alimenti?
10) Progetti futuri? Spoilera
Emm…ci sono diverse collaborazioni in pentola e alcune proposte molto interessanti da vagliare, anche oltre l’isola, ma con calma. Sono una persona discreta e ho difficoltà ad espormi troppo, non amo perseguire obiettivi per successo e visibilità. Mi piace portare avanti ciò in cui credo molto e questo, a volte, stride con la corsa alla fama veloce tipica del post modernismo, quindi mi ritiro nel mio mondo creativo e lavoro così. Se la cosa si fa troppo chiassosa o puzza di superficiale/commerciale, beh allora non è Robadanatti 😉
Bene, l’intervista è finita e il pane è in forno. Nel frattempo che aspettiamo “sa cotta” vi ricordo che Robadanatti la trovate online:
sul suo blog;
su Instagram.
Seguitela nei suoi FoodTour e mentre prepara i suoi piatti, vi leccherete i baffi 🙂