Barbagia

#BarbagiaOnTheRoad: discovering Monte Gonare

14 Settembre 2016

La mia #barbagiaontheroad fa tappa sul Monte Gonare

Nel cuore della Sardegna, a 1100 metri d’altitudine, sulla cima di un monte solitario, si erge mimetizzata tra il grigio delle rocce e il verde di una fitta vegetazione, la preziosa e antichissima chiesa di Nostra Signora di Gonare. Il santuario campestre, da secoli meta di pellegrinaggi, è un luogo carico di fascino e mistero e si caratterizza per il suo essere austero e allo stesso tempo accogliente.

La chiesa di Nostra Signora di Gonare

La chiesa di Nostra Signora di Gonare

Io, nella mia #barbagiaontheroad, ho percorso la salita che dalle cumbessias, gli alloggi dei pellegrini, conduce alla sommità monte, dove i raggi del sole battono forte e i venti sferzano con una potenza sovrannaturale. Da lì, dopo aver attraversato un sentiero contrassegnato da croci e da impronte che si credono lasciate dalla Madonna in persona, ho ammirato tutta la bellezza della campagna barbaricina e ve la voglio raccontare.

La salita verso la chiesa

La salita verso la chiesa

La Sardegna vista  dal Monte Gonare

Lo scenario che dalla silenziosa vetta di Gonare si spalanca agli occhi meravigliati dello spettatore è immenso ed emozionante. Sotto un cielo azzurro e solcato da poche nuvole bianche, nomadi effimere che svolazzano leggere, si alternano vallate e piccoli promontori dai quali rocce e alberelli spettinati, secondo uno strano gioco di luci, pare vogliano ruzzolare verso l’orizzonte lontano, dove nemmeno la vista può arrivare.

Monte Gonare

Monte Gonare

Eppure, se si scruta con attenzione,  sembra proprio che da lassù si veda il mare ma, stando alla leggenda, anche dal mare dovrebbe scorgersi l’imponente Monte Gonare.

La leggenda di Gonare

Racconta la leggenda che nel XII secolo, Gonario, Re del Giudicato di Torres da cui il monte trarrebbe il nome, facendo rientro dalla città di Gerusalemme, incappò in un violento nubifragio. Giunto davanti al golfo di Orosei si affidò alla Madonna facendo la promessa di edificarle, in caso di salvezza, una chiesa nel primo lembo di terra che avrebbe intravvisto. Un raggio di sole si fece allora spazio tra le nubi per illuminare la vetta di una montagna lontana, segnando per sempre il luogo in cui sarebbe dovuto sorgere il tempio.

Monte Gonare

Monte Gonare

Durante la salita al monte si narra che Gonario fece un incontro speciale. Lungo il tragitto si imbatté in  una donna che teneva in braccio un bambino, la quale lo accompagnò fino a un certo punto, prima di sparire all’improvviso.

Monte Gonare

Monte Gonare

Proprio in quel momento il Re si rese conto che la fanciulla altri non era se non la Madonna in persona che nella salita al monte si fermò più volte, lasciando segni visibili del suo passaggio su pietre e rocce, modellate dal tocco dalle sue mani e dalla sua spalla.

La salita verso la chiesa di Gonare

La salita verso la chiesa è piuttosto ripida ma si effettua facilmente e in un tempo tutto sommato breve. Partendo dal villaggio di casette a cui si giunge provenendo dai vicini paesi di Orani e Sarule, che da tempo immemore organizzano a turnazione i festeggiamenti dell’8 settembre in onore di Nostra Signora di Gonare, sono sufficienti circa trenta minuti per compiere tutto il cammino.

Le cumbessias ai piedi del Monte Gonare

Le cumbessias ai piedi del Monte Gonare

Il panorama da Monte Gonare

Il panorama da Monte Gonare

Lungo il percorso si susseguono rosari appesi a crocifissi e rami, oggetti lasciati dai fedeli come pegno e segno del loro passaggio, rocce riportanti i segni del transito di Maria, croci e iniziali di nomi scalfiti nelle pietre e nei gradini.

La chiesa all'improvviso

La chiesa all’improvviso

La chiesa appare quasi come fosse una visione, quando meno te lo aspetti. Tutto è molto spartano e semplice e per questo ancor più bello. Dalla chiesa di Gonare ti sembra di abbracciare un pezzo di mondo. E’ bello sedersi lì e riconciliarsi con la natura.

Monte Gonare

Monte Gonare

Adesso che si avvicinano gli appuntamenti con #autunnoinbarbagia16 a Sarule (17 e 18 settembre) e a Orani (24-25 settembre) io vi consiglio assolutamente di non perdere l’occasione per visitare questo bellissimo santuario e il suo suggestivo paesaggio. Mi raccomando se ci andate scrivetemi le vostre impressioni 🙂 Al prossimo Jump 🙂

Intanto se siete curiosi di saperne di più sul paese di Orani cliccate qui. mentre per vedere altre foto seguite la pagina facebook di Sardinia Mood

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