Lo sapevate che è Settembre il capodanno sardo?
Tutti noi che amiamo viaggiare e visitare terre lontane siamo sempre molto curiosi di scoprire i vari capodanni in giro per il mondo, con i loro riti e le loro tradizioni.
Pensiamo a quello cinese o ai nove capodanni nepalesi (sì, nove! Leggete un po’ qua se non ci credete) ma a quello sardo ci avete mai fatto caso?
Se avete in mente il classico 31 dicembre, i fuochi di artificio o gli spettacoli musicali in piazza siete del tutto fuori pista. Sto parlando di altro. Ma allora? Seguitemi 🙂

Perché è Settembre il capodanno sardo
Indovinate un po’ come si chiama Settembre in sardo?
Cabudanni!
Un caso? Niente affatto.
Le origini di questo nome risalgono all’epoca in cui la Sardegna era sotto il dominio bizantino il quale ha lasciato numerose tracce nella cultura e nelle tradizioni locali. Pensiamo a tutti i santi di origine bizantina che ancora oggi vengono festeggiati in Sardegna!
Ebbene, il calendario bizantino, a differenza di quello gregoriano, faceva iniziare il capodanno proprio il primo settembre, una data fondamentale per i sardi che segnava l’inizio dell’annata agraria e dei lavori in campagna.
Le origini di questo peculiare capodanno sardo sono dunque legate alla vocazione agropastoriale dell’isola e al suo passato antichissimo fatto di incredibili stratificazioni culturali.
P.s. a proposito di influenze bizantine non vorrete mica perdervi il mio articolo sui novenari campestri? Giusto? Lo trovate qui
Altri capodanni in Sardegna
Il fatto che il mese di Settembre si chiami Cabudanni non significa che in Sardegna la fine dell’anno, il 31 dicembre, non sia festeggiata.
Ci sono, anzi, antichi riti che si ripetono proprio in quell’occasione e che presentano elementi di sentito interesse e partecipazione da parte delle comunità locali, soprattutto dell’interno.
Uno su tutti quello molto suggestivo de Sa Candelaria di Orgosolo. Ne avevo scritto qui
Al prossimo jump 😛